Generazioni a confronto

Presentata al salone del Risparmio 2023 la ricerca realizzata da BVA Doxa per Invesco

Nel corso della 13ª edizione del Salone del Risparmio, evento che ha saputo attrarre a Milano quasi 15 mila visitatori, è stata presentata al pubblico la ricerca sulle generazioni realizzata da Bva Doxa per Invesco.

Lo studio, svolto su un campione di 800 persone in tutta Italia, ha coinvolto quattro diverse generazioni, per comprenderne differenze e analogie all’interno del vissuto dell’oggi e nella visione del domani. 

Boomers (56-67 anni), Generazione X (35-55 anni), Millennials (25-34 anni) e Generazione Z (18-24 anni) hanno risposto a domande sulla loro relazione con i soldi, sul loro livello di cultura finanziaria, su risparmio e investimenti e sono stati portati a riflettere su alcuni temi chiave del futuro (il digital, la sostenibilità del pianeta, l’incertezza e l’instabilità del periodo attuale, Il concetto di fiducia e Il concetto di rischio).

Guardando le generazioni coinvolte più da vicino emerge che nonni, genitori, figli e nipoti, pur nelle loro differenze, determinate soprattutto dagli obiettivi di vita, sono accomunati da un forte senso di incertezza trasversale.

1 intervistato su 3 è molto preoccupato per l’attuale instabilità data dall’inflazione, dalla guerra, dalla fine della pandemia, sentimento più accentuato dai 25 anni in su e meno sentito dalla Gen Z. La preoccupazione emerge ancora di più quando si parla delle ripercussioni future (quello che sta accadendo oggi avrà conseguenze sul domani), posizione condivisa, seppur in misura diversa, da tutte le generazioni (più marcata tra Gen Z e Boomers). Tra i temi citati come prioritari, per tutte le generazioni, al primo posto, c’è il costo della vita (63% a totale campione) e al secondo il sistema sanitario (57%), seguiti da ambiente, società e governance (56%). La propria idea di benessere, coerentemente con quanto detto sui temi ritenuti prioritari, rispecchia ancora una volta il lascito della pandemia e dell’attuale momento storico: nella classifica di quanto ritenuto più importante, la salute è al primo posto per tutte le generazioni, seguita dall’avere un reddito sufficiente per le proprie esigenze per Gen X e Boomers e dall’equilibrio tra vita professionale e privata per Millennials e Gen Z. Al terzo posto per i più giovani troviamo l’avere un reddito sufficiente, per Gen X il mantenimento di un buon equilibrio tra lavoro e vita privata e per i Boomers un ambiente di vita sicuro e confortevole.

La sostenibilità rimane per tutti un valore importante. Che il futuro del pianeta dipenda da scelte sostenibili, nessuno lo nega. Cambiamento climatico, esaurimento delle risorse naturali, riduzione dei rifiuti. Tutti d’accordo che intervenire sarà vitale, ma serpeggiano demotivazione e disillusione in quanto i comportamenti del singolo vengono percepiti come insufficienti. Il compito spetta ai «massimi sistemi» (Governi, industrie, la Legge). Solo la Gen Z vuole invece essere coprotagonista.

Le istituzioni in genere non godono di grande stima da parte degli intervistati, che considerano famiglia e amici molto importanti: guardando al ranking delle aree di soddisfazione della propria vita, non sorprende che l’appagamento verso la propria famiglia e sé stessi siano gli elementi in cui si registrano i voti più alti, mentre il maggiore scontento si registra verso l’azienda di appartenenza (lavoro o studio), la società, il ruolo delle aziende private nella società e, infine, verso lo stato italiano, all’ultimo posto. Importante sottolineare in questo contesto che la generazione più soddisfatta della società/istituzioni valutate rispetto al presente risulta essere la Gen Z (18 – 24 anni).

La mancanza di fiducia coinvolge anche le istituzioni finanziarie, soprattutto a causa della mancanza di dialogo che le rende distanti. La materia finanziaria resta fluida, lacunosa, distante e acuisce il senso di smarrimento, facendo sentire gli intervistati indecisi, vulnerabili e fragili. Il consulente finanziario deriva quasi come una scelta obbligata, anche se a volte trasmette ai clienti l’idea di essere indeciso sul da farsi.

Ma qual è il legame tra presente e futuro? I concetti di oggi e domani sono strettamente correlati, allo standard di vita presente non si vuole rinunciare, quello che un tempo si chiamava «superfluo» è parte integrante della quotidianità. L’idea di sacrificio, di rinuncia, quasi scompare dal vocabolario, anche per i genitori. E per i Boomers sono ormai una parola antica e svuotata. Il futuro è fatto di obiettivi definiti e non troppo lontani e viene identificato nel breve termine, ovvero 7 anni.

Per quanto riguarda il progresso e la dimensione digitale, l’atteggiamento di tutte le generazioni è assolutamente accogliente e aperto, senza particolari resistenze ideologiche. In particolare, apprezzano l’intelligenza artificiale, ma si dimostrano ancora incerte sul metaverso.

Info

Contattaci per saperne di più

Vuoi ricevere le nostre ricerche via mail? Iscriviti subito alla Newsletter!

Post Correlati