Sette italiani su 10 sono disposti ad acquistare prodotti «verdi» ed «etici» purché non costino oltre il 10% in più rispetto a quelli tradizionali. Questione di portafoglio. Ma l’attenzione per l’ambiente si sta comunque facendo strada. Con raccolta differenziata e riduzione dei consumi in cima ai comportamenti più virtuosi.
Sì ai prodotti sostenibili nel carrello della spesa, purché non costino oltre il 10% in più. Secondo una indagine Doxa realizzata per conto di Findomestic la pensano così quasi sette italiani su dieci. E soltanto l’1% degli intervistati è disposto a pagare oltre il 20% in più. Come dire: nonostante il tema della sostenibilità sia sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori, gli acquisti si decidono sempre in base al prezzo. Questione di portafoglio: un italiano su quattro dichiara di non potersi permettere spese aggiuntive per prodotti «verdi» ed «etici». E tra chi è comunque disposto a spendere qualcosa in più il focus è sui beni alimentari (29%). Seguono gli interventi di riqualificazione dell’abitazione (13%) e l’acquisto di elettrodomestici e automobili di ultima generazione (9%).
LARGO ALLA SOSTENIBILITA’ — Il 51% degli intervistati da Doxa per Findomestic associa la sostenibilità a un impegno concreto delle aziende per ridurre il loro impatto sull’ambiente e un altro 25% del campione pensa che la sostenibilità sia a tutti gli effetti uno stile di vita sempre più diffuso. Il 24% degli intervistati rimane invece scettico: per il 9% la sostenibilità è un ideale portato avanti dagli ambientalisti, per un altro 9% si tratta di uno slogan utilizzato dalle aziende per vendere di più, per il 4% si configura come un costo per le imprese e per un altro 3% è una moda passeggera.
COMPORTAMENTI VIRTUOSI —Il 43% degli italiani adotta comportamenti sostenibili per contribuire alla tutela dell’ambiente, mentre il 37% lo fa perché ha a cuore il benessere delle generazioni future. La sostenibilità è fatta anche di piccoli gesti alla portata di tutti: il 58% degli intervistati dichiara di prestare attenzione alla raccolta differenziata, il 42% di ridurre al minimo i consumi, il 23% di limitare riscaldamento e condizionamento ove possibile e un altro 22% cerca di ricorrere alla riparazione degli oggetti piuttosto che alla loro sostituzione. Il 17% degli intervistati preferisce gli «spostamenti sostenibili», scegliendo di muoversi a piedi o in bicicletta o con i mezzi pubblici (10%), oppure utilizzando servizi di car, moto e bike sharing (4%).
AZIENDE AI RAGGI X — Le aziende sostenibili sono, secondo il campione intervistato da Doxa per Findomestic, quelle che si sforzano di ridurre le emissioni e l’impatto ambientale (62% con punte del 66% tra le donne). Ci sono altri fattori che secondo gli italiani caratterizzano un’azienda sostenibile: l’adozione di un codice etico di comportamento (28%), dare priorità a ricerca, sviluppo e innovazione (26%), tutelare le condizioni lavorative dei propri dipendenti (25%), mantenere la produzione sul suolo nazionale (23%). Meno prioritari appaiono il miglioramento della qualità dei prodotti e/o servizi a beneficio dei consumatori (16%), lo sviluppo del territorio in cui si opera (15%), la creazione di occupazione (13%), informazioni chiare e trasparenti sui prodotti (12%) e sull’operato finanziario (10%).