Osservatorio CityDoxa:
promossa la Milano dei quartieri

  • L’85% dei residenti, se dovesse cambiare casa, rimarrebbe comunque a Milano: la percentuale sale al 91% per i giovani della GenZ
  • L’88% dei cittadini è legato al proprio quartiere e il 53% ritiene che migliorerà nei prossimi 3-5 anni
  • Commercio: consegna a domicilio e delivery utilizzati, con diverse frequenze, da 9 cittadini su 10
  • Il 45% dei cittadini dichiara di lavorare in modalità “ibrida”: sia a casa sia in ufficio
  • L’81% si sente abbastanza sicuro nel proprio quartiere
  • Parcheggi, silenziosità e livello di traffico, qualità dell’aria tra i punti da migliorare

C’è sintonia a Milano fra i cittadini e il quartiere dove si vive. Il dato emerge con chiarezza dall’ Osservatorio CityDoxa Milano, realizzato da BVA Doxa e presentato presso il Circolo del Commercio della Confcommercio milanese, in collaborazione con Confcommercio Milano.

Sono intervenuti Paola Caniglia, Partner & Head of BU Retail & Living e Andrea Tozzi Research Manager di BVA Doxa, Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Milano; Vincenzo Albanese, vicepresidente di Confcommercio Milano (con competenza su urbanistica e territorio) e il segretario generale di Confcommercio Milano, Marco Barbieri.

Per l’Osservatorio CityDoxa sono state effettuate 1.660 interviste su un campione rappresentativo della popolazione milanese.*

L’88% degli intervistati sostiene di sentirsi legato al quartiere nel quale vive. Un attaccamento – emerge dall’indagine – che accomuna tutte le aree di Milano. L’89% consiglierebbe ad un’altra persona di venire ad abitare nel proprio quartiere. Emerge anche un altrettanto forte attaccamento alla città di Milano: l’85% dei residenti se dovesse cambiare casa preferirebbe rimanere a Milano piuttosto che cambiare città (15%). Tale orientamento diviene ancora più forte fra i più giovani: la Gen Z è la generazione che più si identifica (91%) con la città.

PIACE IL COMMERCIO NEL PROPRIO QUARTIERE. SERVIZI DI CONSEGNA E DELIVERY MOLTO DIFFUSI – Il giudizio sulle attività commerciali nel quartiere in cui si abita è positivo: per il 67% i negozi e pubblici esercizi si sono attrezzati con servizi online e di delivery, per il 58% i punti vendita si sono modernizzati e vi è anche più attenzione all’arredamento e all’estetica (53%). Seppur con frequenze differenziate, i servizi di consegna a domicilio e delivery sono ormai utilizzati da più di 9 residenti su 10.

LAVORO TRA CASA E UFFICIO: L’”IBRIDO” HA UN IMPATTO POSITIVO SULLA VITA DEL QUARTIERE – L’emergenza Covid ha accresciuto la diffusione del lavorare da casa. Il 55% degli intervistati dichiara di andare sempre o quasi sempre in ufficio/azienda; il 45% lavora, invece, in egual misura, da casa o dall’ufficio o prevalentemente da casa. Dall’indagine CityDoxa Milano emerge come la modalità “ibrida” (lavorare sia in ufficio, sia da casa) abbia, nella percezione dei cittadini, un impatto decisamente favorevole sulla vita del quartiere: il 78% lo vive in modo più completo che in passato e l’81% è convinto che ne beneficino le attività commerciali di prossimità (alle quali i cittadini fanno ricorso più frequentemente). Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia: se lo sguardo degli intervistati si sposta dal proprio quartiere agli altri quartieri della città, e in particolare a quelli a vocazione terziaria e direzionale, ecco allora che i giudizi si ribaltano e la maggioranza dei cittadini (77%) è d’accordo nel ritenere che lo smartworking rischi di danneggiare le attività commerciali lì localizzate.

COME SI VEDE IL PROPRIO QUARTIERE: GLI “UP AND DOWN” – Il cambio di “ritmo” della vita quotidiana, con il maggiore desiderio di avere tutto a portata di mano – vicino a casa, nel quartiere in cui si vive – accresce, a Milano, l’attenzione e l’esperienza di chi vi abita. È soddisfatto dei collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico l’88% degli intervistati, degli spazi verdi l’83%, della relativa sicurezza (per l’81%). Percentuali più basse di approvazione, invece, rispetto alla presenza delle piste ciclabili (68%), alla silenziosità e al livello di traffico (63%), ai parcheggi (60%) e alla qualità dell’aria (59%) nell’ambito del proprio quartiere.

IL TUO QUARTIERE MIGLIORERA’ NEI PROSSIMI 3-5 ANNI? – A questa domanda gli intervistati danno nel complesso un giudizio favorevole: sì per il 53%. 

*CITYDOXA MILANO: indagine realizzata con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) nel periodo giugno-luglio 2022 su un campione rappresentativo della popolazione milanese dai 18 ai 74 anni, stratificato per zona della città, sesso e classe di età. Dati a totale ponderati sulla base del numero dei residenti nei 9 municipi di Milano.

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