Immigrazione dei lavoratori stranieri

Il 39° Sondaggio Annuale sulle previsioni, le aspettative e le speranze dei cittadini di 69 paesi di tutto il mondo, di cui 27 risultano favorevoli all’immigrazione dei lavoratori stranieri nel proprio paese e 42 contrari è stato svolto da WIN/Gallup International con il coordinamento di Doxa per i dati relativi all’Italia.

Alla domanda “In generale, Lei pensa che l’immigrazione dei lavoratori stranieri sia un fatto positivo o negativo per il suo paese?” il 57% della popolazione mondiale ha risposto in modo positivo e il 32% in modo negativo, con una differenza dunque tra favorevoli e contrari di 25 punti.

Su questo tema il mondo appare spaccato in tre gruppi:

  • i paesi più poveri (con reddito pro-capite annuo inferiore ai 10.000 $) tra i quali la maggior parte (15 su 18) è a favore dell’immigrazione dei lavoratori stranieri nel proprio paese
  • i paesi con reddito pro-capite medio/alto (tra 10.000 e 35.000 $ all’anno) di cui la maggior parte (31 su 34) è contraria all’immigrazione dei lavoratori stranieri nel proprio paese
  • i paesi più ricchi (con reddito pro-capite annuo superiore ai 35.000 $) che sostanzialmente si dividono a metà tra favorevoli (9) e contrari (8)

I paesi più aperti ad accogliere lavoratori stranieri (intesi come quei paesi dove il saldo favorevoli- contrari è risultato maggiore) sono la Cina (con un saldo di 74 punti), il Pakistan (65)e l’Etiopia (55), mentre i più contrari all’immigrazione dei lavoratori nel proprio paese risultano la Thailandia (con un saldo favorevoli-contrari estremamente negativo di -65 punti), l’Iraq (-62) e l’Iran (-59).

In Italia il saldo è decisamente negativo, con solo il 18% di favorevoli e il 62% di contrari, per un saldo di -44, in linea con quello di altri paesi europei come Francia, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Grecia, mentre fra le principali potenze mondiali il saldo è leggermente positivo: Giappone 7, USA 5, Germania 5.

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