Il 95% degli italiani ha già sentito parlare dell’app IMMUNI e per il 53% l’applicazione sviluppata dal Governo italiano dovrebbe essere scaricata solo su base volontaria.
Per il 71% dei cittadini, se molti italiani la usassero, l’app sarebbe uno strumento utile per contenere il contagio. Al contrario, secondo l’83% se il download non dovesse essere obbligatorio, allora l’app non sarebbe abbastanza diffusa da considerarsi utile.
Questo è quanto emerge dall’ultima ricerca BVA Doxa sulle opinioni e previsioni degli italiani all’epoca del Coronavirus, che nella sua quinta wave ha dedicato un focus a IMMUNI, l’app sviluppata dal Governo per il contact tracing.
Buona conoscenza del progetto legato all’app IMMUNI, consenso sulla volontarietà del download, ma ancora preoccupazione per l’effettiva utilità e per la violazione della propria privacy. Questo è quanto emerso dall’ultimo sondaggio condotto in Italia da BVA Doxa relativamente ai principali impatti sulla popolazione italiana determinati dalla recente diffusione del virus Covid-19. La ricerca – condotta su un campione rappresentativo di 1001 italiani nel periodo 24-27 aprile 2020 – ha dedicato, tra le varie tematiche, un focus particolare a IMMUNI, l’app sviluppata dal Governo per il contact tracing. L’indagine è la quinta wave di un osservatorio settimanale partito lo scorso 20 marzo che sta analizzando in maniera continuativa alcune tematiche e ne integrerà altre ad hoc nel corso delle settimane.
IMMUNI, DI CHE COSA SI TRATTA? – Con l’avvio della tanto attesa “fase 2”, per tenere il contagio sotto controllo e avviare il periodo di convivenza con il virus, il Governo italiano ha deciso di puntare sul contact tracing come mezzo per contenere i contagi. Ma quanti italiani sono a conoscenza di questo progetto che verrà lanciato nelle prossime settimane? BVA Doxa rivela che la stragrande maggioranza degli italiani, il 95%, ne ha sentito parlare, ma non tutti hanno un’idea chiara di cosa si tratta: di questa percentuale, ne hanno idea tre su cinque, mentre il 36% ammette di non sapere ancora cosa sia.
VIA ALL’INSTALLAZIONE FACOLTATIVA – Sul fronte dell’installazione di IMMUNI, se il 53% degli italiani crede che l’app debba essere scaricata solo su base volontaria, il 34% punta invece all’obbligatorietà per tutti i cittadini. Per il residuo 13% invece l’intero progetto sarebbe inutile, e quindi l’app non dovrebbe essere installata da nessuno. In generale, se l’app IMMUNI venisse proposta ai cittadini su base volontaria, il 67% degli intervistati sarebbe propenso ad installarla sul proprio smartphone, contro un 33% di “rejectors” che invece sarebbe contrario.
L’IDENTIKIT DI CHI SCARICA E DI CHI NO – Rispetto all’identikit di chi si dice favorevole all’installazione di IMMUNI, non si rilevano particolari differenze rispetto all’età, al sesso e all’area geografica di residenza. Seppure le percentuali di chi è favorevole a scaricare l’app sono sempre elevate, emergono opinioni contrastanti in particolare in quella parte del campione che si caratterizza come “single”: solo tre single su cinque (il 61%) scaricherebbero l’app. Seguono le famiglie con figli (il 68%) e le coppie senza figli (il 72%). Naturalmente, la conoscenza dell’app comporta una maggiore propensione a scaricarla: più della metà dei rejectors, il 52%, afferma di non conoscerne il funzionamento.
GLI ASPETTI POSITIVI: UN BUONO STRUMENTO PER CONTENERE IL CONTAGIO – Per quanto riguarda gli aspetti positivi dell’app IMMUNI, il 71% degli intervistati è d’accordo nell’affermare che se molti cittadini la usassero, allora l’applicazione sarebbe uno strumento efficace per contenere il contagio. Non solo, per il contenimento del contagio è importante anche il senso civico: per il 70% IMMUNI aiuterebbe a responsabilizzare le persone nei confronti di un problema collettivo. C’è minore consenso, invece, sul ruolo dell’app sviluppata dal Governo nell’infondere tranquillità nei cittadini: solo il 57% pensa che l’applicazione lo farebbe stare più tranquillo.
GLI ASPETTI NEGATIVI: SENZA MONITORAGGIO E DOWNLOAD OBBLIGATORIO, APP POCO UTILE – L’utilità di IMMUNI è strettamente legata al monitoraggio dei contagi e all’obbligatorietà dell’installazione: l’87% degli italiani è convinto che in mancanza di un monitoraggio continuo l’app IMMUNI servirà a poco, mentre l’83% ritiene che in assenza di obbligatorietà saranno pochi a installare l’app, rendendo l’intero progetto poco utile. Il tema della protezione dei dati sensibili preoccupa infine il 63% degli italiani, secondo cui l’uso dell’app comporterebbe una violazione dalla propria privacy.
