Cibo di oggi, cibo di domani

Una fotografia, scattata in otto Paesi del mondo, per guardare alla situazione del cibo oggi e immaginare quella che avremo nel 2050. Coop e Doxa hanno realizzato la ricerca “Cibo di oggi, cibo di domani”, che è stata presentata oggi nel sito di Expo Milano 2015.

Uno studio – che ha coinvolto Italia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia, Cina, India e Brasile – nel quale si prova a imbandire il piatto del futuro, con alcuni risultati interessanti: per il 72% degli intervistati, infatti, gli Ogm saranno presenti in modo significativo, così come il cibo in pillole (75%) e addirittura la carne sintetica (60%), senza dimenticare insetti e alghe.

Guardando al domani, comunque, la ricerca evidenzia un ottimismo di fondo: quasi il 50% del campione immagina un miglioramento della situazione del cibo e complessivamente del pianeta, anche se pesano molto sul dato finale la forte propensione positiva dei Paesi emergenti, come la Cina e l’India, mentre nella Vecchia Europa i pessimisti sono in percentuale maggiori. In Italia i pessimisti assoluti sono al 12% (7% il dato complessivo), ma in generale tutto il campione è consapevole dei cambiamenti che interverranno.

Entrando nel merito di come sarà il cibo del futuro, per gli intervistati a pesare saranno soprattutto due fattori: le nuove tecnologie e i cambiamenti climatici. Due elementi che impatteranno soprattutto sulla naturalità del cibo (64%), sulla sua qualità e sicurezza (62%) nonché sulla stessa tipologia degli alimenti (60%). E questi attesi cambiamenti provocano timori sulla manipolazione del cibo (60%) e sugli effetti indotti dall’inquinamento (53%).

In alcuni Paesi invece si teme soprattutto un aumento del costo del cibo (Brasile 61%, Usa 57%) con conseguente allargamento della forbica tra ricchi e poveri, e in Brasile in particolare si avverte preoccupazione per futura scarsità degli alimenti. Il che porta il discorso sugli organismi geneticamente modificati, che per tre quarti del campione (72%) saranno inevitabilmente presenti in modo massiccio nella dieta del futuro.

 

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