Tra bonus mobili e acquisti smart nel 2019 la casa torna al centro delle spese degli italiani. Con un budget medio di 2.200 euro. È quanto emerge da una indagine Doxa realizzata per Findomestic. Focus sugli assistenti virtuali.
Tra bonus mobili e acquisti smart nel 2019 la casa torna al centro delle spese degli italiani. Con una spesa annua stimata in 2.200 euro. È quanto emerge da una indagine Doxa realizzata per Findomestic, che ha interrogato gli italiani sulle intenzioni di acquisto nel comparto casa. Con una particolarità: 6 italiani su 10 tra coloro che hanno effettuato una ristrutturazione e/o hanno acquistato o acquisteranno mobili nuovi ricorreranno al bonus mobili. Il 78% degli intervistati possiede una casa di proprietà. La stanza che dà più soddisfazioni è il salotto (46%), seguita dalla camera da letto (20%) e dalla cucina (16%). Rispetto a gennaio 2018 le intenzioni di acquisto di case o appartamenti salgono dello 0,7%, mentre le ristrutturazioni guadagnano lo 0,3%. Sotto tutti i dettagli.
CASA, DOLCE CASA — Il 78% degli intervistati vive in una casa/appartamento di proprietà, mentre un altro 20% dichiara di vivere in una casa/appartamento in affitto (il 2% preferisce non rispondere a questa domanda). Che viva in una casa di proprietà o in affitto, l’83% si dichiara abbastanza soddisfatto (65%) o molto soddisfatto (19%) della propria abitazione: un restante 16% si distingue in chi è poco (14%) o per nulla soddisfatto (2%). Per il 46% degli intervistati la stanza del cuore è il salotto/soggiorno. La camera da letto ha conquistato il 20% dei rispondenti, mentre la cucina, con il 16% delle preferenze, si colloca al terzo posto. Il restante 18% si distribuisce in primis tra sala da pranzo (7%) e studio (3%). Meno diffuse le preferenze per stanza da bagno (2%), stanza dei bambini (2%), taverna (1%) e terrazza (1%). Il 2% degli intervistati non sa esprimere una preferenza sulla propria stanza del cuore.
SI’ AL BONUS MOBILI — Nel corso del 2019 il 42% degli intervistati ha intenzione di effettuare una ristrutturazione della propria casa/appartamento. In particolare: l’11% ha intenzione di ristrutturare, il 19% ha intenzione di acquistare dei mobili nuovi e il 12% ha intenzione di procedere con entrambe le attività. Rispetto al totale campione, il 60% è a conoscenza (23%) o ha sentito parlare (37%) del bonus mobili, un’iniziativa del Governo che prevede una detrazione fiscale del 50% su una spesa massima di 10 mila euro per l’acquisto di mobili/grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato negli ultimi 2 anni. Il restante 40% non era a conoscenza di questa iniziativa. Per coloro che hanno dichiarato di conoscerla, la fonte di informazione principale (65%) sono stati i mezzi di comunicazione(stampa, radio, tv, Internet). Il passaparola con amici e parenti (16%) è la seconda fonte di informazione più diffusa. Altre fonti citate dagli intervistati sono il proprio commercialista (10%) o il negozio presso il quale si è effettuato l’acquisto (8%). Meno rilevante la quota di chi ha appreso di questa iniziativa dall’impresa (4%) o dall’architetto (2%) che ha curato i lavori di ristrutturazione. Tra coloro che intendono fare una ristrutturazione o acquistare mobili nuovi per la propria abitazione, il 58% intende usufruire del bonus mobili nel 2019 (19% certamente; 40% probabilmente). Il 31% non usufruirà (11% certamente; 20% probabilmente) di questa agevolazione fiscale, mentre l’11% non ha ancora preso una posizione in merito alla possibilità di usufruire oppure no di questa agevolazione.
LA CASA DEL FUTURO È SMART — Per smart home si intende una casa dotata di prodotti collegati in rete per il controllo, l’automazione e l’ottimizzazione di funzioni quali la temperatura, l’illuminazione, la sicurezza, o l’intrattenimento, sia da remoto sia tramite un sistema separato all’interno della casa stessa. Il 52% degli intervistati si dichiara pronto a investire in dispositivi smart per la propria abituazione: il 20% investirebbe fino a 500 euro, il 16% investirebbe tra 500 e 1.000 euro, il 12% investirebbe tra 1.000 e 2.000 euro in questi dispositivi, mentre solo il 4% sarebbe disposto a investirci oltre 2.000 euro. Il 33%si dichiara «non interessato» ai dispositivi smart dedicati all’abitazione, mentre il 15% non ha ancora preso una posizione in merito. Tra coloro che vorrebbero investire in dispositivi «smart» dedicati alla propria abitazione, il 53% investirebbe in dispositivi dedicati alla regolazione della temperatura (termostato, climatizzatore); il 47% in lampade e lampadine; il 46% in telecamere; il 43% in sensori per porte e finestre e il 38% in una caldaia. Il 37% è disposto a investire in videocitofoni o serrature, il 37% in prese elettriche, il 31% in grandi elettrodomestici e il 26% in piccoli elettrodomestici. Il 23% investirebbe in pulsanti automatici, il 22% in dispositivi per fumi e allagamenti e il 19% in purificatori, estrattori d’aria e cappe. Meno interessanti per gli intervistati risultano gli oggetti per la sicurezza dei bambini (13%), per gli animali domestici (9%) e per l’assistenza agli anziani (8%). Il 59% degli interessati al tema smart home possiede (16%) o sarebbe interessato ad acquistare (43%) un assistente virtuale, ossia un dispositivo che può dialogare con le persone allo scopo di fornire informazioni o compiere determinate operazioni (es. Amazon Echo, Google Home..). Tra coloro che ne possiedono già uno, l’11% lo trova molto utile, mentre il 5% si è pentito dell’acquisto. Tra chi sarebbe intenzionato ad acquistare uno smart speaker, il 13% pensa di acquistarlo perché rappresenta il futuro, mentre il 31% intende posticipare l’acquisto a quando avrà una casa smart e in grado di interagire con questo dispositivo. Il 10% non aveva mai sentito parlare di questi dispositivi, ma si è dichiarato interessato al loro acquisto in fase di intervista. Tra coloro che non sono interessati all’acquisto di un assistente virtuale (31%): il 9% non ne aveva mai sentito parlare, mentre il restante 23% li conosce ma non ha intenzione di acquistarli.