Una ricerca BVA Doxa indaga il percepito degli italiani sul legame tra la Bresaola e il territorio dove è nata e dove viene prodotta: se per 6 italiani su 10 la Valtellina è sinonimo di enogastronomia, la Bresaola della Valtellina IGP è il prodotto più celebre della zona (78%) e anche il più apprezzato durante il soggiorno in valle (70%). Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina presenta la nuova campagna “Destinazione Bresaola”: una Guida Pocket con 10 percorsi di trekking e 10 panini, guidandoci nell’abbinamento e nell’assaggio del salume tipico amato da 38 milioni di italiani.
La Valtellina è un luogo che gli italiani non solo conoscono ma visitano molto spesso: 6 su 10 ci sono stati almeno una volta di passaggio e 1 su 2 ci ha trascorso una vacanza. Non solo, è molto conosciuta anche da chi di non ci è mai stato (solo l’8% non ne ha mai sentito parlare). Lo svela la ricerca “Bresaola della Valtellina IGP anima del suo territorio”, realizzata da BVA Doxa insieme al Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, svolta a febbraio su un campione di 1000 persone tra i 18 e i 74 anni.
Due le attività preferite durante le vacanze in Valtellina che restano nella memoria dei turisti: lunghe passeggiate nella natura (80%), e la degustazione di prodotti tipici enogastronomici (74%). La Bresaola della Valtellina IGP non è solo il prodotto più noto (conosciuto da 8 italiani su 10: il 78%), ma anche il prodotto che meglio si identifica con il territorio. Gli italiani riconoscono il legame tra Valtellina, enogastronomia e la Bresaola della Valtellina IGP. Durante un soggiorno in valle la Bresaola IGP è il prodotto tipico più apprezzato: il preferito da 7 italiani su 10. Non solo, il 58% di chi torna dalle vacanze la riporta a casa come souvenir.
BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP: DOPO IL SOGGIORNO IN VALLE, 6 ITALIANI SU 10 LA AMANO DI PIÙ – La Bresaola della Valtellina IGP ha un’alta notorietà in generale: addirittura il 91% degli intervistati si dichiara un intenditore. Chi è stato in Valtellina afferma che degustarla in valle ha favorito una migliore conoscenza del prodotto certificato: 6 italiani su 10 hanno scoperto nuove sfumature dal gusto inconfondibile, mentre 1 su 2 ha percepito tutta la tradizione e la tipicità della Bresaola IGP, e 1 su 3 ha vissuto un’esperienza forte di territorio. Per quanto riguarda i luoghi di degustazione, chi è stato in Valtellina afferma di averla assaporata prevalentemente al ristorante per un pasto slow (62%), in bottega o direttamente nel luogo di produzione (46%) in un rifugio durante un’escursione (46%), scoprendo più declinazioni possibili per degustarla. In ultimo: dopo un viaggio in Valtellina quasi 6 italiani su 10 (58%) dichiarano di consumare Bresaola IGP con maggior frequenza rispetto a prima.
IL CONSUMO DURANTE IL LOCKDOWN – Durante gli ultimi 12 mesi, caratterizzati dai vari lockdown e limitazioni ai pasti fuori casa, il consumo di Bresaola della Valtellina IGP è aumentato per il 19% degli intervistati (e per il 29% dei più giovani), contro il 72% per cui il consumo di prodotto certificato è rimasto comunque invariato. Tra i suoi plus, due costanti particolarmente apprezzate dal consumatore: la praticità e la velocità con cui si può preparare un pasto (56%), leggera e proteica è adatta ad uno stile di vita sedentario causato dallo smartworking (48%).
Per quanto riguarda le modalità di consumo, per 7 italiani su 10 la Bresaola della Valtellina IGP è protagonista di un piatto unico, a cui fa seguito l’antipasto (37%) o il panino (35%). 1 italiano su 2 (51%) dichiara di mangiarla almeno una volta a settimana. Tra le situazioni di consumo, in vetta ci sono le calde giornate estive per avere un piatto fresco (64%) mentre il secondo in ordine di frequenza è la volontà di mangiare qualcosa di leggero (53%). Altre motivazioni per cui si mangia il salume sono riconducibili alla velocità con cui si può mangiare un alimento che sia gustoso (35%) o legate all’idea di un prodotto sano (24%), magari durante una dieta (21%) o per chi pratica sport (19%).