Chi sono gli YouTuber più amati dai bimbi in età 5-9 anni? DoxaKids, passa al setaccio il fenomeno YouTube, l’unico social network usato anche dai più piccoli, e scopre la Top5 dei più amati. E se tra le femmine Benji e Fede sono leader incontrastati, tra i maschi vince CiccioGamer.
YouTube è la piattaforma web che più di altre coinvolge bimbi e ragazzi, con grandi numeri di traffico, visualizzazioni, commenti, interazioni e… parole. Non solo. YouTube è l’unico social network usato anche dai più piccoli e il suo «consumo» tra i bimbi in età 5-9 anni cresce di anno in anno. Oggi oltre un bimbo su 10 accede abitualmente a YouTube e i tassi di crescita della piattaforma di condivisione e visualizzazione di video per eccellenza sono a doppia cifra anno su anno. È quanto emerge con chiarezza dalle più recenti indagini di DoxaKids, la divisione Doxa dedicata proprio ai più piccoli, che passa al setaccio usi e consumi di bambini e ragazzi (e delle loro famiglie). Nel 2015 la penetrazione del nuovo «media» tra i bambi di quell’età era ferma all’1%. Oggi ha superato l’11%. Con tassi d’incremento non riscontrabili in altri target. Ma che cosa guardano i più piccoli su YouTube? I più citano tra i «preferiti» i contenuti video già visti in Tv. Il piccolo schermo rimane infatti centrale nella «dieta mediatica» dei giovanissimi. Ma c’è spazio anche per i «creator», meglio noti come YouTuber. Vero e proprio fenomeno di massa tra i giovani adulti (e non solo), si fanno strada anche tra i più piccoli. Di seguito, i più amati, seguiti online, ma anche offline. Con l’acquisto di libri e gadget di ogni tipo. Un affare niente male.
GLI YOUTUBER PIU’ AMATI — Le star di YouTube preferite dai più piccoli sono gli ormai arci noti Benji e Fede e, ancora, i più nuovi e amatissimi Liù e Sofi, conosciuti con il nome del loro canale “Me contro Te”. I loro filmati raccolgono milioni di visualizzazioni, sfornano un video al giorno e piacciono anche ai genitori, tanto da avere ricevuto il prestigioso premio MOIGE, assegnato dal Movimento Italiano Genitori ai programmi family friendly in una cerimonia alla Camera dei Deputati, e da essere stati scelti da Disney Channel come protagonisti della TV Comedy «Like me». Ottimi risultati anche per Iris Ferrari, muser, iger e YouTuber, amatissima tra le bambine. Una di voi, il suo libro pubblicato da Mondadori, è l’ennesimo di una lunga serie di libri scritti da giovani YouTuber su commissione delle maggiori case editrici, come Favij, i Mates, Sofia Viscardi o Francesco Sole. Si tratta di un «libroide», pubblicato più per la fama dell’autore che per il contenuto proposto. Ma ha scalato le classifiche. Amatissimo poi Cicciogamer: con 2,5 milioni di iscritti al suo canale è tra i più noti YouTuber nella categoria gameplay. E ancora: spiccano tra le preferenze dei più piccoli l’ormai superstar Lorenzo Ostuni, ovvero FaviJ, iPantellas e ClioMakeUp. Sotto i dettagli con i preferiti dalle femmine e i preferiti dai maschi:
Top 5 (femmine)
- Benji e Fede
- Me contro te
- Favij
- Iris Ferrari
- ClioMakeUp
Top 5 (maschi)
- CiccioGamer
- Favij
- Benji e Fede
- iPantellas
- Me contro te
OCCHIO AL LINGUAGGIO – Tutti i creator finora citati fanno un uso adeguato e intelligente del linguaggio. Online e offline. Ma non è detto che lo stesso fair play venga riscontrato anche tra chi è solito commentare le loro performance. E sono tanti, tantissimi. Basti pensare che in meno di un mese i primi 50 YouTuber italiani hanno generato oltre 6 milioni di commenti. Altro punto: i brand sono sempre più soliti ingaggiare gli YouTuber per ampliare la propria penetrazione presso il target prescelto. Ma come garantire la brand safety necessaria? E, in definitiva, a quali influencer è opportuno associare la propria marca e i propri prodotti? Per gestire con la massima cura la relazione tra contenuto/media, prodotto/brand e community/fan DoxaKids ha sviluppato un modello che integra strumenti di ricerca con tool di analisi semantica dei linguaggi. Obiettivo: offrire alle aziende, agli operatori di settore e alle agenzie specializzate analisi oggettive e quantitative sul linguaggio utilizzato sui canali di interesse. Si chiama YouTube KiT ed è «l’anti-virus» che DoxaKids propone a chi vuole evitare il rischio di essere associato a contenuti non appropriati al proprio posizionamento. Per informazioni: kids@bva-doxa.com