L’ultima indagine di Gallup International Association (GIA) di cui BVA Doxa è partner, racconta le aspettative della popolazione mondiale sull’economia, la tecnologia e le regole ...
E’ Carnevale ed anche il nostro pacifico esercito di Roamler si traveste da… sé stessi bambini!
Una missione divertente che implicava trovare una foto di sé da piccolo, mostrarcela e replicarla. Facce sorridenti, sporche di sugo davanti a un piatto di pastina, smorfie allegre, pose un po’ spaurite e prevalentemente la sensazione di essere sempre quei bambini.
Il 65% dei Roamlers si vede, infatti, come lo stesso della foto della sua infanzia.
Rimane l’allegria, la voglia di scherzare, un faccino da peste o furbetto, che riportano a galla il desiderio di essere ancora semplici, almeno un po’ spensierati, con la voglia di interpretare il mondo senza complicarsi troppo la vita e di affrontare il futuro con la stessa fiducia di allora.
Rivedersi, dunque, è soprattutto rievocare stati d’animo positivi. 38% sperimenta sentimenti di tenerezza e 25% a, rivedersi piccolo, si sente allegro e spensierato. Per alcuni, poi è un booster energetico (4%).
Per qualche Roamler, però, negli ultimi tempi le cose non devono essere andate così bene: 35% non si riconosce in quel bambino di cui tenta di replicare la posa e l’espressione: le esperienze che si sono accumulate, la maturità ed il senso di dovere fronteggiare difficoltà e responsabilità.
Salti nella vita senza la rete della fiduciosa incoscienza di una volta. Però, qualche volta non si è gli stessi, perché si è meglio: meno timidi o più belli, o più solari. Qualcuno più malinconico? Forse.
La ragione? “Avevo tanti capelli a 5 anni e ora ne ho troppi meno!”.